Ascolta l’editoriale sulle manifestazioni delle donne e della società civile contro gli stupri, le violenze e l’oppressione delle donne in India [dura 10′]
Atlantide di Bologna sotto minaccia di sgombero
Ascolta la corrispondenza con una compagna di Clitoristrix di Bologna, contro lo sgombero di Atlantide, uno spazio storico per il femminismo, il queer, il punk di Bologna. Vogliono mettere alla strada i collettivi, gruppi e singoli che da anni l’hanno rubata al degrado per riempirla di contenuti [dura 16′]
Firma la petizione
L’Aquila: 10 gennaio – CI RIGUARDA TUTTE
Il 12 febbraio 2012, in una discoteca di Pizzoli (L’Aquila), una giovane donna di 20 anni è stata stuprata e ridotta in fin di vita.
Accusato di questa aggressione e tentato omicidio è Francesco Tuccia, un militare in servizio all’Aquila per l’operazione “Strade Sicure” partita dopo il terremoto.
La ragazza è stata ridotta in fin di vita e le sono state procurate lesioni gravissime e permanenti.
Nelle prime due udienze del processo le associazioni e i collettivi di femministe e lesbiche sono stati presenti sotto il tribunale insieme al comitato “8 marzo 2012” di Tivoli, nato in solidarietà con la ragazza stuprata.
Inoltre il Centro Antiviolenza de L’Aquila è stato ammesso come parte civile nel processo.
Giovedì 10 GENNAIO alle 9.00 si terrà la terza udienza
Leggi tutto “L’Aquila: 10 gennaio – CI RIGUARDA TUTTE”
Firenze: pestaggio fascista e poliziesco contro una compagna
Ascolta il racconto di Anna e del pestaggio fascista e poliziesco che ha subito [dura 21′].
Ecco il comunicato di racconto.
Il racconto veridico e diretto del pestaggio contro Anna in S.Croce a Firenze:
Controinformiamo che
in data 07/12/2012, in via Ghibellina, strada centrale a senso unico molto trafficata fino a tarda notte, vicino all’incrocio con via verdi, alle h 23.00 circa, in concomitanza con l’uscita dallo spettacolo al teatro verdi (spettacolo in data unica di M. Ranieri), mi stavo avvicinando alle strisce pedonali per attraversare l’incrocio con via verdi e recarmi verso la mia abitazione molto vicina a quel punto.
Parcheggiato sul marciapiede, c’era un suv di colore scuro che impediva l’accesso al marciapiede, l’accesso alle strisce pedonali ed occupava parte delle strisce pedonali a terra. Davanti a me c’era, inoltre, una coppia di anziani anch’essi impossibilitati a camminare e ad attraversare. Di fronte all’ennesimo atto di non rispetto nei confronti di pedoni anziani o con disabilità motoria, che ogni giorno trovano ostacoli e difficoltà per muoversi per le strade della zona, ho iniziato a battere le mani sul cofano della macchina nella speranza si attivasse l’allarme, con l’intento di attirare l’attenzione del proprietario, ovviamente sconosciuto. Leggi tutto “Firenze: pestaggio fascista e poliziesco contro una compagna”
Violenza maschile, minacce poliziesche e giudici ideologici
Violenza maschile, minacce poliziesche e giudici ideologici: e la solidarietà tra compagne dove è andata a finire?
Ascolta la storia di una compagna
[dura 18′]
Violenza maschile, minacce poliziesche e giudizi ideologici: e la solidarietà dov’è andata a finire?
(storia di una compagna)
Una compagna di Reggio ha intrattenuto una relazione con un ragazzo, Hamdi Abderrahim (che chiameremo lo stronzo), inizialmente felice ma poi trasformatasi in un incubo.
L’incubo è iniziato quando lo stronzo, vedendosi rifiutata una richiesta di denaro, ha reagito dandole una testata alla quale è seguita una querela per percosse.
Successivamente la compagna ha saputo dai suoi vicini di casa che lo stronzo aveva umiliato il figlio di lei davanti a tutti mentre giocava con altri bambini, con offese del genere: “Sei un handicappato”, “Sei un bambino di merda”, “Sei figlio di un bastardo”. Al che la compagna lo ha querelato per maltrattamenti su minore.
Dopo un breve periodo lo stronzo si è ripresentato a casa di lei chiedendo altri soldi e al rifiuto ha risposto spaccandole il naso.
Ma l’episodio culmine è avvenuto quando lo stronzo ha tentato di ucciderla buttandola fuori strada con la macchina. Per fortuna lei è ancora viva ma con una vertebra incrinata che avrebbe potuto portarla alla perdita dell’uso delle gambe. La denuncia è partita d’ufficio perché la prognosi superava i 21 giorni; le indagini sull’“incidente” sono ancora in corso e lo stronzo ha avuto la faccia tosta di controdenunciarla dichiarando che lui avrebbe tentato di salvarla mentre lei si buttava fuori strada. Leggi tutto “Violenza maschile, minacce poliziesche e giudici ideologici”
Inventori di malattie ed uso improprio delle patologie
Ascolta l’editoriale del MFLA:
un piccolo viaggio attraverso la psichiatria sui colossali interessi delle industrie farmaceutiche: studi clinici contraffatti, invenzione di patologie, vendita di farmaci inutili, se non dannosi, zelanti informatori e medici compiacenti… alimentano un mercato da cui le multinazionali traggono immensi profitti. Con particolare attenzione alle patologie che riguardano le donne (dalla sindrome del falso ricordo, al disturbo disforico premestruale passando per la Pas) e l’uso che la storia ne ha fatto per aumentare il controllo sociale su di esse.
[dura 25′]
Convegno di autoformazione
Ascolta una compagna del Laboratorio di autoformazione di Bologna che ci racconta del Convegno di autoformazione, per una critica dell’identità: dal femminismo agli “altri femminismi”.
[dura 14′]
Appello per Pinar Selek
A seguito dell’ultima udienza del processo a Pinar Selek (la nostra compagna femminista antimilitarista turca in esilio), il comitato francese ha lanciato una mobilitazione con l’invio di mail e fax di solidarietà!
L’udienza del 22 novembre si è conclusa con una decisione scandalosa: il tribunale della Corte penale di Istanbul ha annullato l’assoluzione che lui stesso aveva pronunciato il 9 febbraio 2011. La riapertura del processo è fissata per il 13 dicembre.
I comitati di solidarietà con Pinar Selek hanno deciso di intasare la posta del presidente del Primo Ministro e del Ministro della Giustizia turchi. Ci chiedono di inviare 3 e-mail e 3 fax (non tutte hanno un fax, ma lo si può mandare con facilità da un internet point).
Qui trovate le lettere da inviare con i numeri di fax e le mail che abbiamo preparato:
Primo Ministro, Ministro della Giustizia, Presidente.
Se potete inviarci una mail a solidaritepinarselek.france@gmail.com per comunicarci cosa avete scritto nelle vostre lettere, questo ci darà più forza per continuare!
Pinar Selek non è sola!
Maggiori info:
La pace della UE non è la nostra
Ascolta una compagna che lancia il presidio organizzato a Roma, lunedì 10 dicembre, e in contemporanea in Tunisia, contro l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace all’Unione Europea: “La pace della UE non è la nostra” – Organizzano Le madri e le famiglie dei migranti tunisini dispersi e il collettivo femminista Le Venticinqueundici di Milano [dura 14′]
Lo scorso anno moltissimi uomini e donne in Tunisia sono scesi in piazza contro il governo di Ben Ali, era la “primavera araba”. La repressione non si è fatta attendere. E, con essa, la fuga, i viaggi della speranza attraverso il Mediterraneo.
A settembre migliaia tunisini sono approdati sulle coste italiane, cercando rifugio, chiedendo asilo politico. A loro sono state riservate le sbarre dei Cie.
Ma alcuni, dopo essere sbarcati in Italia, sono scomparsi. Che fine hanno fatto questi 80 giovani?
Le madri e i familiari li stanno cercando, il governo Italiano non dà loro risposte, neanche quello tunisino, ma loro non demordono.
Presidio 10 Dicembre 2012 – ore 14:00
a Roma : davanti al palazzo della Rappresentanza in italia della Commissione Europea, in via IV Novembre, 149
a Tunisi: Avenue Bourguiba, Place 14 Janvier
Per saperne di più: Le Venticinqueundici
::Sisters on air #3 – 9dic @HulaHoop::
Ascolta le compagne dell’MFLA in preparazione di Sisters on air #3 – 9 dicembre – iniziativa di finanziamento per Radio onda rossa. Ospiti in studio alcune delle artiste che animano la serata [dura 28′]