La solidarietà non ha frontiere

Ascolta la presentazione dell’iniziativa che si terrà a Roma, venerdì 20 maggio, in solidarietà con i 14 anarchici/che in carcere in Cile per la montatura giudiziaria del “Caso Bonbas”.

Venerdì 20 maggio – @ pratone dietro il Rettorato
ore 13 – pranzo sociale + banchetti informativi
ore 16 – assemblea cittadina sulle lotte in Palestina, Messico, Grecia, Cile

Casa libera tutte – l’occupazione continua

Ascolta la corrispondenza con una compagna che ci racconta come procede l’occupazione di Casa Libera Tutte.

 

Giovedì 19 maggio – ore 14.30
PRESIDIO SOTTO L’ASSESORATO PER LA CASA
via della Moletta (dietro il mercato di Garbatella)

Dopo cinque giorni di occupazione stiamo ancora resistendo e vivendo nella  ex scuola elementare “Giulio Verne” (in via dei Tordi 38) !!
Lo stabile che abbiamo liberato sabato 14 maggio è infatti una scuola che, fino a due anni fa, era frequentata dai bambini e bambine del quartiere. Poi il Comune di Roma ha deciso che non c’erano più bambini e che la scuola poteva essere chiusa. I bambini però ci sono ancora,se è vero che, lo scorso dicembre, il comune ha espresso la volontà di concedere lo stabile ai privati per trasformarlo nell’ennesima scuola privata.
Noi rifiutiamo la logica della privatizzazione degli spazi pubblici, la loro messa a profitto a favore di speculatori e interessi privati.
Per questo l’abbiamo occupata, per sviluppare al suo interno il nostro progetto socio-abitativo.
Da sempre le donne sono determinanti e determinate all’interno della lotta per abitare.
Scegliamo!
Ci prendiamo una casa per tutte, uno spazio che risponda al nostro bisogno di casa con la nostra specificità: vivere il nostro quotidiano tra donne.  Casaliberatutte è la soluzione che abbiamo scelto, per reagire  alla crisi che ci vorrebbe lavoratrici ed allo stesso tempo madri a casa .   Questa casa è l’autodeterminazione che mettiamo in pratica per far fronte alla mancanza  di questo stato  e dei servizi sociali che ci  dimostrano la loro inefficenza e incapacità nel rispondere ai bisogni delle donne.
Le case-famiglia sono strutture non accoglienti costrittive e solo un tampone temporaneo.Come le case rifugio per chi lotta per uscire dalla spirale della violenza.
Vogliamo costruire spazi autogestiti in cui sostenere e reinventare le nostre esistenze.
Una casa dove autodeterminare e reinventare la nostra vita giorno dopo giorno, libere da ricatti economici, politici, culturali, familiari.
Una casa aperta al quartiere e alla città, dove intrecciare percorsi di lotta e di vita differenti, e costruire reti di solidarietà, informazione e resistenza. La fisicità di un luogo e la possibilità di sperimentazione sociale collettiva contro le logiche autoritarie sono centrali per i percorsi di rafforzamento e di autonomia delle donne.

Stranabologna

Ascolta Porpora Marcasciano sulla manifestazione di liberazione per una città sempre più diversa, in piazza in occasione della “Giornata mondiale contro la lesbo/transomo-fobia”.

Occupazione donne a Roma

E se la vita ce la reinventassimo veramente?
CasaLiberaTutte
da oggi, 14 maggio 2011, è nostra!

Siamo disoccupate e precarie, studentesse e insegnanti, donne e lesbiche, ragazze e , bambini/e, siamo nate e cresciute qui o molto lontano da qui.
Così reagiamo alla crisi che vorrebbe ridurci a lavorare e basta, per pagare affitti insostenibili, facendo i salti mortali per arrivare alla fine del mese.
Scegliamo e ci prendiamo una casa per tutte, uno spazio che risponda al nostro bisogno di casa, di calore, di condivisione, di lotta, di creatività, di gioia.
Una casa per reagire all’imposizione eterosessista e patriarcale e riprenderci una vita libera.
Una casa in cui ci sia spazio per l’immaginazione e il sapere delle donne e delle lesbiche.
Una casa dove autodeterminare e reinventare la nostra vita giorno dopo giorno, libere da ricatti economici, politici, culturali, familiari.
Una casa aperta al quartiere e alla città, dove intrecciare percorsi di lotta e di vita differenti, e costruire reti di solidarietà, informazione e resistenza.
Una casa sociale di donne di paesi e culture diverse che sperimentano insieme la forza e la bellezza dell’incontro, dello scambio e della crescita comune.
Ci siamo incontrate all’interno del progetto Sportello Donna del Volturno Okkupato, che è uno spazio autogestito al femminile, voluto e sostenuto da donne che lottano per il diritto alla casa, contro la violenza maschile, contro la lesbofobia e per l’autodeterminazione della salute e della proprie scelte di vita.
All’interno di questo progetto è maturata sempre di più la consapevolezza della necessità di costruire insieme uno spazio separato di donne, per liberarci dalle sopraffazioni sia materiali che immateriali nelle quali le dinamiche di potere ci costringono.
Confrontandoci sulle nostre diverse esperienze abbiamo preso coscienza delle nostre diversità, dal vissuto delle donne all’interno delle occupazioni delle case a quello delle donne, femministe e lesbiche che abitano sedi politiche separatiste, ma anche della forza della socialità tra donne, e di quanto questa forza sia determinante nei percorsi di cambiamento dei rapporti di potere con gli uomini.
La fisicità di un luogo e la possibilità di sperimentazione sociale collettiva contro le logiche autoritarie sono centrali per i percorsi di rafforzamento e di autonomia delle donne. I luoghi di donne in questa città si contano sulle dita di una mano: alcuni sono sempre più stretta dalla morsa della raccolta di fondi per fare fronte alle insostenibili spese di affitto; mentre altri spazi occupati autogestiti sono sottoposti a minacce di sgombero o ricattati da logiche legaliste che vogliono la monetizzazione delle nostre esperienze.
Vogliamo un luogo dove possano dialogare differenti pratiche di vita, dove ognuna possa sperimentarsi nella composizione fantasiosa della propria esistenza, più libera dai ricatti di padri e padroni e dai compromessi sulla propria pelle.
Vogliamo un luogo che possa sottrarci sia al ricatto economico, sia alle dinamiche di potere familiare; un luogo in cui sperimentarci nella costruzione quotidiana di rapporti tra donne in un percorso di autoconsapevolezza ed espressione dei nostri desideri; un luogo in cui rafforzare la nostra autonomia e autodeterminazione.
La casa è un nostro bisogno, uno spazio per tutte è un nostro desiderio, l’autodeterminazione è una nostra scelta di esistenza!
Invitiamo tutte le donne, le lesbiche, le ragazze, le bambine della città a venirci a trovare e condividere con noi questa esperienza.
CasaLiberaTutte
Via dei Tordi 38, Torre Maura, Roma
Trenino Roma-Pantano direzione Giardinetti oppure 105, fermata Torre Maura
casaliberatutte@gmail.com