Istanbul, 24 gennaio: udienza del processo contro Pinar Selek

Ascolta  la corrispondenza con una compagna di Istanbul sull’udienza che si terrà il 24 gennaio del processo contro Pinar Selek, sociologa, femminista e anitmilitarista [dura 7′]

Ricordiamo che è in corso una campagna di solidarietà internazionale per chiedere l’assoluzione di Pinar e sostenere le sue lotte.

Per info e per firmare l’appello: Comitato di solidarietà Pinar Selek libera, Comitato francese

Per un’intervista a Pinar realizzata dal mfla: Pinar Selek – in quanto donna, il mio paese è il mondo intero

 

Solidarietà e sostegno a Pinar Selek

CHIEDIAMO MASSIMA DIFFUSIONE – E’ IMPORTANTE CONDIVIDERE SUI SOCIAL NETWORKS, MANDARE EMAIL AI GIORNALI, SCRIVERE UNA LETTERA DI SOSTEGNO A PINAR SELEK, RICHIAMARE L’ATTENZIONE DELL’OPINIONE PUBBLICA E DELLA STAMPA DI TUTTO IL MONDO

 Pina Selek
CHI E’ PINAR SELEK? Pınar Selek è sociologa, femminista, antimilitarista e attivista per la pace che sta per essere nuovamente portata a giudizio in Turchia, nonostante sia stata precedentemente assolta ben due volte.
Pınar Selek ha dedicato la sua vita alla lotta per i diritti dei gruppi emarginati ed oppressi, si trova adesso ad affrontare una richiesta di condanna a 36 anni di reclusione in Turchia, avanzata dal 9° Dipartimento Penale della Corte d’Appello.
Pinar è diventata bersaglio della repressione turca a causa di una ricerca sociologica condotta nel 1996 sulle condizioni del conflitto armato tra la Turchia e il Kurdistan e le possibilità di soluzione. Nel 1998, quando viene fermata dalla polizia Turca, Pinar ha nella borsa i colloqui con alcuni militanti curdi, l’ultimo progetto a cui sta lavorando.

COSA E’ SUCCESSO A PINAR? La polizia la ferma, requisisce le registrazioni, vuole i nomi delle persone intervistate. Lei si difende, invocando il segreto professionale. Una spiegazione insufficiente per la giustizia turca: seguono otto giorni di tortura, un’accusa di terrorismo e due anni e mezzo di carcere.

ORA PINAR RISCHIA 36 ANNI DI CARCERE.
Il 13 dicembre 2012 c’è stato l’ultimo atto di questo processo che ha visto l’ennesimo rinvio al 24 gennaio 2013, alle ore 10 presso la 12° Sezione della Corte Penale di Istanbul, con la richiesta illegittima di una nuova condanna a 36 anni di carcere per Pinar, nonostante le precedenti assoluzioni.Pınar Selek stava per finire la sua ricerca sulle conseguenze e gli effetti della guerra civile in Turchia, che per decenni aveva causato numerose vittime e sofferenze al paese, quando si è vista coinvolta in una conspirazione che la accusava di avere messo una bomba al Bazar delle Spezie di Istanbul. Ha trascorso due anni e mezzo in prigione e altri 11 anni nelle aule dei tribunali. Benché fosse stata assolta due volte, ha dovuto sopportare continue accuse che la tacciavano di essere una “terrorista”. La sua maniera di rispondere a questi attacchi era l’unica che conosceva: con la conoscenza, l’amore e le sue esperienze di vita. 
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